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Mitilanti, i vari volti della poesia, Radiosherwood mi onora con questa intervista in cui racconto i progetti del nostro gruppo, le sue finalità, la sua visione dello spazio letterarui. Con la webzine, dopo oltre un anno, si comincia ad essere un po’ rodati con le interviste. Ma intervistare una persona che conosci da quando sei stata una matricola universitaria e che ha contribuito nel corso degli ultimi anni a creare un progetto unico non è affatto semplice. Sarà anche per questo allora che la seguente chiacchierata con Francesco Terzago, anima dei Mitilanti, parte con una bella sfilza di domande da parte mia. Lui ha risposto creando degli audio, lo dico con molta sincerità, che sono un piacere da ascoltare. Una conversazione che anche per questo non può essere trasposta su carta. Non può essere semplicemente “sbobinata”, traslando nella scrittura i vocali di risposta. A questo mezzo di fruizione non era possibile rubare la scena. Si perde il ritmo, il suono. Si perde una parlata che già da sola ci introduce al tema di questo botta e risposta: la forma poetica oggi.E allora, se il progetto che Francesco ci presenta è nuovo e coraggioso, anche nuova, mi sono detta, sarà la forma di riportare questo dialogo.

podcast#21 Ivo De Palma legge Francesco Maria Terzago.
Che cosa accomuna Toki, di “Ken il Guerriero”, Akira; “Gaio Maito” di Naruto; Pegasus, de “I cavalieri dello zodiaco”, He-Man e molte altri personaggi di serie animate con cui sono cresciuto?
Una voce, quella di Ivo De Palma. E che cosa accomuna questa voce inconfondibile a me – e alla poesia? Un progetto che mi ha dato un’emozione incredibile, quasi impossibile da rappresentare; quello che vede questo grande doppiatore, per il podcast di Niedern Gasse, leggere uno dei miei testi. [Abbiamo già percorso settanta chilometri] parla di robot e del futuro che verrà, versi tratti dalla silloge recentemente pubblicata su Nazione Indiana. Nella stessa meravigliosa antologia troverete i componimenti di: Giuliano Mesa, Mariangela Guatteri, Michele Zaffarano, solo per citare alcuni degli ultimi, solo per prendere alcuni autori alla rinfusa. Così, il mio suggerimento, è quello di esplorare l’intera collezione che è fantastica.Voglio ringraziare di cuore Paola Silvia Dolci per questo invito; stamattina, ricevendo il messaggio in cui mi segnalava che il materiale era andato online, mi sono letteralmente commosso.

La registrazione è disponibile QUI.

Presentazioni e conferenze

“La collana Gialla e Gialla ORO 2022”

11 novembre 2022: La Casa della Cultura, Milano, Presentazione delle nuove uscite della “La collana Gialla e Gialla ORO 2022” di Pordenonelegge. Presenta Samuele Editore (Samuele Editore) Incontro con: Alberto Bertoni, “Marina Corona, Andrea Cozzarini, Erica Donzella, Cesare Lievi, Francesco Terzago autore – presentano le loro raccolte. Coordina: Elisa Longo

Terzo incontro della serie ‘L’italiano dei poeti’, “Ciberneti” Pordenonelegge/Samuele Editore 2022

Terzo incontro della serie ‘L’italiano dei poeti’, organizzato con la collaborazione di ANILS Euroest e IIC Vilnius, e con il patrocinio dell’Ambasciata italiana a Vilnius. Gli incontri hanno lo scopo di diffondere la poesia italiana al di fuori dei confini nazionali, ed è pertanto rivolta anche a chi sta imparando l’italiano. In questa quinta registrazione, Davide Castiglione dialoga con Francesco Terzago, autore di ‘Ciberneti’ (Samuele Editore-Pordenonelegge) Più di ogni altro poeta italiano contemporaneo, Terzago ha una vocazione totale ed enciclopedica nei confronti della realtà fisica e materiale: non solo quella percepita ma anche quella preesistente a noi, che sia il risultato di una tecnica di lavorazione o di un processo geologico. In questo suo ultimo, compatto lavoro, Ciberneti, il paesaggio antropico dove le «fresatrici» convivono con le «volpi volanti» impressiona per l’iperrealismo della descrizione, per l’occhio onnivoro che coglie, analizza, rielabora, riflette. Se la tradizione italiana ha da sempre prediletto il polo della vaghezza indeterminata e del frammento, Terzago si pone decisamente dalla parte della precisione e della costruzione narrativa copiosa, nel solco di Dante, Pascoli, Pound, Montale e Auden. Lo fa sfruttando una conoscenza tecnica conquistata, per motivi professionali prima ancora che letterari, nell’ambito della meccatronica (abbonda il lessico specialistico della tecnologia: «acciaio zincato», «cablaggio», «celle convettive», «cremagliere», «filo diamantato», e molto altro), senza essere da meno quando il suo sguardo indugia sul mondo naturale («gli insetti assorbono il calcare con le spiritrombe»). La cultura vasta ed eclettica dell’autore, quasi un rinascimentale o illuminista redivivo che spazia dalla tecnologia alle specie naturali, dall’arte di strada alla letteratura – non solo canonica e non solo in versi – lo conduce a una poesia robusta, dove il mondo indagato diventa interpretabile come un libro («lo scenario è suddiviso / da segni di nuda terra») e perfino le more sono miniere semiotiche, come in una delle poesie riportate prima. Non si ha mai, tuttavia, la sensazione di essere istruiti dall’alto, quanto piuttosto quella di partecipare tra pari a una scoperta in corso, guidati con sapienza e non senza trepidazione dal passo disteso e narrativo, ma anche fittamente mosso da incisi e cesure, dei versi. Nel risvolto più cupo del libro, che «ci guida nei siti di produzione, dove l’inorganico è rianimato e si intersecano corpi umani e automi» (così la scheda di presentazione sul sito dell’editore), la voce narratoriale trapassa poi nel discorso impersonale, disturbante e placidamente violento del capitale stesso, dove i miti dell’efficienza e del profitto rovesciano i rapporti di forza, umiliando gli uomini in mezzi sacrificabili e le macchine che producono in fini, in nuove divinità: con amara ironia, la poesia d’apertura del libro, sempre riportata in questa anteprima, racconta la costruzione di una colossale statua del Buddha a opera di automi coadiuvati da personale sfruttato. Ciberneti si presenta dunque come un lavoro ricco e inusuale, che offre tanto innumerevoli spunti di riflessione quanto il mero piacere di lasciarsi trasportare nei flussi d’informazione di una realtà da capire, nelle stratificazioni dei paesaggi tardo-capitalistici e nelle incognite lavorative, etiche ed esistenziali che già il presente, a saperlo e volerlo leggerlo, ha cominciato a porci.

Parole spalancate, Genova. Presentazione di “Caratteri” Vydia, 2019

12 giugno 2022, Parole spalancate, Genova. Un estratto dell’intervento di Francesco M. Terzago, tra gli autori della collana di poesia Nereidi presenti a Genova il 12 giugno 2022, presso il Cortile di Palazzo Ducale per il Salone dei Resilienti 2022, nell’ambito del Festival Parole Spalancate. Conduce l’incontro l’editore di Vydia Luca Bartoli. La collana di poesia Nereidi è diretta da Cristina Babino.

Ritratti di poesia, Roma. Presentazione di “Caratteri” Vydia 2019

4 marzo 2020, Ritratti di Poesia, Roma. Opera prima, RAI Cultura. Lettura e presentazione di “Caratteri” Vydia editore (2019).

Progetti video

Casa dentro è un concept album di poesia sonorizzata e musica elettronica prodotto dall’Associazione di Promozione Sociale Mitilanti in collaborazione con il compositore Michele Mascis. / Casa dentro is a concept album, it’s a sonorized poetry and electro music EP produced by the social promotion association Mitilanti in collaboration with the composer Michele Mascis. Per maggiori informazioni / About us: https://www.mitilanti.it/ ___ Testo / Poem by: Alfonso Pierro Musica / Soundtrack by: Michele Mascis ___ Video / Filmed by: Nicolò Puppo e Francesco Terzago Con / With: Alfonso Pierro ___ Traduzione di ‘Non c’è più degenza’ a cura di / Poetry translation of ‘No more recovery’ by: Valentina Dicataldo

IPERFESTIVAL, nel contesto del Festival delle Periferie, nato per dare voce ai territori senza voce (ma con tante cose da dire!). INWARD Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana presenta Periscopio. Avvistamenti di arte urbana a intero giro di orizzonte. INWARD ha chiamato a raccolta decine e decine tra artisti ed operatori culturali italiani che si occupano di arte urbana, a riflettere, discutere e commentare in brevi pillole video il senso di un’espressione artistica apparentemente inscindibile dai territori, dalle città, dalle periferie.

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