cilindri azzurri

pag. 12  pag. 14


Un amico fumando al mio fianco si lascia alle spalle
dei cilindri azzurri. Vorrei aggrapparmi
a questo orizzonte di ferro ma l’orizzonte
non è una tenda e io non sono più il bambino
che giocava nella casa di montagna, sotto
alle fronde del ciliegio selvatico e vicino
alla casa giocattolo, di plastica bianca. Non
parliamo più, avremmo voluto bere ancora un po’.
Non abbiamo niente e non sappiamo
dove questa strada si riavvolga.
Forse le cose vanno bene così, c’è ancora
una gioia elettrica quando si è sulla soglia
dei vent’anni. Lui fa il barista dai cinesi,
io lavoro in un parco divertimenti, sono cowboy.

pag. 12  pag. 14

Back To Top