un rettile arcaico

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La strada si piegherà come un verme
scomparendo. Seguiamo le macchine davanti a noi,
noi scompariremo come loro. Tu non ci sei più,
fatico a dimenticarlo – sono da solo, dunque
anch’io scomparirò, non più noi. La strada
scende nella pioggia, nastro lucido, scintillio, creato.
Prima o poi ogni cosa scomparirà immergendosi
nella lastra di zinco originata dal fortunale.
Il furgone che mi precede si è quasi inabissato,
la cerata verde gettata sul carico è scossa e pulsa
come il lembo di pelle di un rettile arcaico:
è questo il tappeto volante su cui viaggiano,
in modo confortevole, i miei desideri irraggiunti.

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