diciannovesimo piano

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Siamo entrati nel nuovo appartamento,
diciannovesimo piano, diciannovesimo pianto,
vista sui grattacieli che stanno rimpiazzando
uno degli ultimi villaggi. Pulendolo
ho avuto modo di comprendere che la polvere
ci è sgradevole solo in modo transitorio,
poiché con l’umidità di questi luoghi presto
si raggruma, si fa terra, si fa muschio bianco,
erba nera; chissà – con la dovuta pazienza
sarà la radice, che scenderà giù, nel profondo,
tra le scapole. Non sono mai stato un buon cristiano
ma dico tra me e me, polvere sei, polvere
ritornerai – tu, amore, dall’altra stanza,
mi chiedi se ti stia chiamando, ti rispondo
che vita siamo, vita – siamo.

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